In questi casi, la potatura serve a stabilire una forte struttura formale, a dirigere la crescita dell'albero e ad eliminarne le parti potenzialmente pericolose e quelle malate, morenti o morte, al fine di garantire la sicurezza e la sanità dell'albero per il periodo di tempo più lungo possibile.
Spesso, gli interventi sulle piante in ambito urbano deriva dal timore che queste si rompano causando danni alle case vicine o, ancora peggio, alle strade vicine.Proprio per questo motivo, spesso i proprietari del giardino che ospita la pianta di medie o grosse dimensioni spingono alla riduzione sostanziosa della chioma non pensando che così facendo si compromette maggiormente la stabilità della pianta e se ne determina, certamente, la sua morte imminente.Una spiegazione sicuramente molto chiara, viene data dall'immagine
La potatura mirata viene definita così proprio perché punta a rimuovere solo alcune parti della pianta dopo accurata pianificazione dei tagli. L'obiettivo indiscutibile è' intervenire senza snaturare la struttura della pianta per non sottoporla a stress post-intervento invece che miglioramento sostanziale della sua salute.
Un piccolo esempio della base del ragionamento può essere fatto con un phon per capelli, un fazzoletto e un pezzo di rete.Se punto il soffio contro un fazzoletto, questo sicuramente viene sbattuto; se invece punto il soffio contro un pezzo di rete delle stesse dimensioni del fazzoletto, la rete viene attraversata ma non mossa.
Questo esempio può essere paragonato al vento contro la chioma di una pianta; infatti se riduciamo solo la compattezza della chioma (con una potatura mirata) senza intaccare la sua struttura naturale (ricordiamo che la rete nell'esempio ha le stesse dimensioni del fazzoletto) il vento la attraverserà senza causare movimenti.Lo stesso esempio può essere sfruttato anche per la neve e la rottura di rami da lei causata.
Infatti, se i rami non saranno troppo fitti, la neve cadrà e non si fermerà sulla chioma causando la rottura degli stessi.