Il mondo del giardinaggio e dell’orticoltura non smette di inventare nuove idee per coltivare piante e ortaggi negli appartamenti e nelle abitazioni di città, pur quando si dispone di poco spazio o in assenza assoluta di balconi. Abbiamo già parlato dell’orto urbano e del giardino verticale, impazza il fenomeno del guerriglia gardening, che tinge di verde le aree urbane, e si diffonde oggi il fenomeno dell’orto verticale da realizzare nella propria casa in spazi minimi.Come? Una sola finestra è sufficiente per coltivare in piccoli contenitori di plastica verdure ed erbe indispensabili per una corretta ed ecologica nutrizione.
L’orto idroponico (ossia coltivato fuori suolo) permette di utilizzare spazi piccoli di un appartamento come le finestre. Si chiama Windowsfarms (orto alla finestra) il progetto ha preso piede grazie all’iniziativa di Britta Riley and Rebecca Bray, sponsorizzata da Submersible Design, una società di design interattivo. Britta Riley voleva coltivare da sé alcuni alimenti ma viveva in un piccolo appartamento al 5º piano di Brooklyn. Pensò che sfruttare la luce che filtrava dalle finestre potesse essere promettente: la soluzione fu di creare un orto idroponico verticale proprio sullo spazio della finestra. I contenitori delle piante non sono altro che bottiglie riciclate in cui circola, attraverso tubi sottili a circuito chiuso, una soluzione nutritiva. Le sostanze chimiche devono essere sapientemente dosate per garantire una crescita prospera degli ortaggi. Infatti, le piante, se ricevono le sostanze necessarie e con la corretta esposizione, possono fiorire splendidamente anche in spazi limitati. Windowsfarms è un progetto senza scopi di lucro che nasce e cresce con la comunità di utenti che partecipa all’esperimento, comunità che oggi conta fino a 13.000 persone. È possibile acquistare un kit che permette una facile realizzazione dell’orto verticale su finestra ed è possibile scaricare gratuitamente su windowfarms.org il kit d’istruzioni su come costruire l’ orto sulla finestra della propria casa con materiali riciclati, economici e semplici da acquistare.
In Italia il designer Daniele Adamo, aveva già progettato un giardino verticale portatile nel 2009 capace di contenere diverse varietà di ortaggi, fiori e piante su una parete lunga tre metri. Il sistema modulare di pannelli consente una facile manutenzione e una maniera pratica per orientare le piante secondo l’esposizione al sole. Mentre al Salone del mobile di Milano nell’Aprile del 2010 i detenuti del carcere di Bollate che partecipano al progetto di recupero sociale Cascina Bollate hanno presentato l“Orto in piedi” basato su un pannello di fibra di cocco di 2m2 che ospita zolle di terriccio su cui coltivare piante aromatiche e ortaggi.
Sono varie e originali le possibilità di creare un piccolo orto nella propria abitazione: con vecchie scarpiere di tessuto da appendere alla finestra o utilizzando grondaie di scolo, come ha fatto Suzanne Forsling in Alaska, o su materiali riciclati di cartone e feltro. Chi vuole cimentarsi nella creazione di un orto verticale non ha che l’imbarazzo della scelta!