Il giardinaggio e l’orticultura sono settori che stanno particolarmente a cuore all’Europa perchè creano dei piccoli polmoni verdi nella città, riducendo il calore e l’inquinamento. In materia ambientale, infatti, le priorità dell’UE sono quelle di combattere il surriscaldamento terrestre, preservare la bio-diversità e ridurre i problemi causati dall’inquinamento attuando una gestione più responsabile delle risorse naturali.
Secondo le linee guida della Commissione Europea per l’Agricoltura, l’ortocultura e la progettazione di aree verdi contribuiscono a creare e a mantenere uno spazio naturale, specialmente nelle campagne, dove le diverse coltivazioni si inseriscono in un mosaico le cui tessere sono boschi, laghi e terreni coltivati. Ciò si riverbera positivamente sia sull’impatto paesaggistico-ambientale che sull’economia ed il turismo, attirando imprese, costruzione di centri abitativi e viaggiatori.
La manutenzione del giardino, se non avviene in maniera corretta, può inquinare il suolo e può tradursi in uno spreco o danneggiamento delle acque. L’UE ha creato un’etichetta l’ECOLABEL (Regolamento CE n. 66/2010) un marchio che identifica servizi ed i prodotti che meglio rispettano l’ambiente, diversificandosi quindi dai concorrenti presenti sul mercato. L’etichetta certifica che il prodotto ha rispettato l’ambiente in tutte le fasi del suo ciclo di vita: produzione, uso e smaltimento. In Italia 266 imprese si sono aggiudicate “il Fiore” superando tutti gli altri paesi nella graduatoria. I prodotti per la manutenzione dei giardini interessati sono soprattutto ammendanti, seguiti da prodotti per l’arredo del giardino quali Mobili in legno, Coperture per pavimenti, vernici e colori per interni ed esterni.
Gli ammendanti marcati dal fiore contengono meno dello 0,5% di vetro, metallo e plastica e contengono almeno il 20% di materie organiche rinnovabili naturali, inoltre ci sono dei limiti molto restrittivi riguardo la presenza di metalli pesanti o residui di pesticidi che possono danneggiare i sistemi acquatici. Anche meno azoto contribuisce a mantenere le falde acquifere più pulite. Lo stesso vale per i substrati di coltivazione Ecolabel che utilizzano usano materiali o materie organiche rinnovabili provenienti da materiale di scarto.Le imprese che si sono fregiate di tale etichetta reputano molto importante questo riconoscimento essendo ormai determinante il nesso tra responsabiltà sociale, rispetto ambientale e aumento delle vendite.
The Green Brands Study 2010 condotto da WPP companies Cohn & Wolfe in 7 paesi (United States, Great Britain, France, Germany, Australia, India and Brazil) ha evidenziato come i consumatori siano molto più propensi a comprare un prodotto che sia marcato come eco-compatibile (una media del 30%) toccando dei picchi del 63% in Germania e Francia, anche se le percentuali variano da paese a paese.
L’ortocultura è considerata dall’Unione europea come uno un virtuoso punto d’incontro tra economia e salvaguardia dell’ambiente ed uno studio della Commissione europea per l’agricoltura evidenzia come l’integrazione tra interessi ambientali e Politica Agricola comune (PAC) miri a scongiurare i rischi di degrado ambientale e al miglioramento della sostenibilità degli ecosistemi agricoli.